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giovedì 6 febbraio 2014

Il Contratto di Eduardo De Filippo

Dal 14 al 23 febbraio presso Teatro @Galleria Toledo di Napoli Pino Carbone rilegge Eduardo De Filippo

Torna nel cuore dei Quartieri Spagnoli, presso il Teatro Galleria Toledo, la straordinaria commedia di Eduardo De Filippo "Il Contratto" del 1967 per la regia di Pino Carbone. La storia di un grande impostore, Geronta Sebezio, che, promettendo la resurrezione e predicando amore, sfrutta a proprio vantaggio le relazioni tra gli uomini, la paura della morte e l’avidità del prossimo. L’uomo è il centro e i rapporti sono il motore dell’azione scenica, mentre la società è la materia. L’idea che sta alla base delle scelte sceniche consiste nella volontà di trattare l’opera come fosse una trilogia in cui i tre atti rappresentano fasi autonome di indagine: sull’individuo (I atto), sugli affetti (II atto), sulla società (III atto).
La voce, il volto, il corpo, e l'io, come reagenti al problema delle relazioni in cui l'individuo risulta sempre minacciato dalla presenza degli altri. Proprio “gli altri”, i loro bisogni, i loro tempi, le parole e le emozioni, mettono ciascuna individualità in una condizione di solitudine che è allo stesso modo e, necessariamente, una condivisione.

con:
Claudio Di Palma
Anna Carla Broegg
Andrea de Goyzueta
Giovanni Del Monte
Francesca De Nicolais
Carmine Paternoster
Fabio Rossi


scene Luciano Di Rosa
suoni e musiche Fabrizio Elvetico
costumi e maschere Selvaggia Filippini
soggetti grafico-pittorici Luca Carbone
assistente alla regia Riccardo Pisani
produzione Ente Teatro Cronaca

in collaborazione con Ex Asilo Filangieri, Tourbillon Teatro e o.n.g. Teatri e con la XXXIV edizione del Festival Benevento Città Spettacolo.



Lo Cunto De Li Cunti di Giovan Battista Basile


Questa notizia è uscita su Angeli Press



Torna Lo cunto de li cunti di Giovan Battista Basile, la raccolta di novelle per bambini in dialetto partenopeo riproposta e tradotta in italiano nella pregevole riedizione della Salerno Editrice.
Lo cunto de li cunti, opera tra le più apprezzate nel panorama letterario del Seicento, testo fondamentale perché collocabile all'origine dell'intero filone letterario dei racconti per bambini che decollò a partire dal XVII sec., venne pubblicato postumo, in cinque volumetti, tra il 1634 e il 1636.
L'apparizione del testo rappresentò l'estinzione della novella realistica di matrice boccacciana e aprì la strada al "cunto" elevandolo a genere letterario, fornendo nel contempo autorevolezza al dialetto napoletano che divenne la lingua madre dell'invenzione favolistica.
Già tradotto, oltre che in italiano, in moltissimi lingue dei paesi europei, il tesoro letterario barocco non era mai stato presentato in un'edizione critica autorevole che esce ora per i tipi della Salerno Editrice in un'elegante traduzione e in un'edizione filologicamente corretta curata da Carolina Stromboli nella prestigiosa collana I novellieri italiani diretta da Enrico Malato: un'edizione critica corredata da un ampio apparato di commento a piè di pagina, di Introduzione storico-critica, Bibliografia, note al testo e repertori vari.

Lo cunto de li cunti, Giovan Battista Basile, 2013 Salerno Editrice, 2 tomi di compl. pp. LX-1058, euro 98,00.